Se ai furti risponde la solidarietà e non lo Stato, qualcosa non va

C’è voluto un post affranto su facebook di Europa Teatri, per apprendere dell’ennesimo furto con scasso in città. “Richiesta di aiuto – Messaggio alla città” hanno scritto ieri mattina da Europa Teatri, via Oradour nel quartiere San Lazzaro. “Chi abita un teatro sa quanto sia importante scardinare un limite e varcare una soglia, è l’impresa che ogni giorno tentiamo, è quello in cui crediamo. Qualcuno invece ha ritenuto di invertire i termini della questione: scardinando porte (con un piede di porco) e varcando limiti (di legalità, di buonsenso, di decenza).” Tutto questo mentre si apprestavano a mettere in scena il Parma Moving Festival, rassegna di danza contemporanea che inizierà lunedì prossimo.

Stamattina – si legge nel post – siamo arrivati in teatro di buonora e abbiamo trovato tutte le porte fracassate e tanto materiale rubato. Qualcuno (più di uno, sicuramente) ha fatto sparire mixer, casse, microfoni, cavi, videoproiettore, nonché una quantità significativa di provvigioni dall’attiguo Ratafià. Il danno patrimoniale è già importante, ma il danno al nostro lavoro lo è molto di più. Siamo alle soglie di un festival e ci occorre tutto. Non sappiamo in quale modo possiate esserci d’aiuto, ma confidiamo nel vostro cuore creativo. Noi, dopo la doverosa denuncia alle forze dell’ordine, raccogliamo i pezzi e andiamo avanti. Ci hanno lasciato sulle scale un Amaro del Capo: brindiamo alla faccia di chi ci vuole male”.

Così immediata è scattata la solidarietà verso Europa Teatri di altre compagnie teatrali (Lenz, Loft, Teatro Necessario, professionisti di service) che hanno messo a disposizione strumenti e mezzi al momento non utilizzati. E verso sera Europa Teatri ha lanciato “Puzzle Cafè” una sottoscrizione pubblica per riacquistare i materiali, come un puzzle, appellandosi a donazioni da 1 euro in su.

“Nel frattempo, – scrive Europa Teatri – ringraziamo tutti i teatri e gli artisti di Parma che ci hanno prontamente sostenuto offrendoci la disponibilità di materiale, nonché il pubblico, i nostri allievi, tutti coloro che ci stanno supportando emotivamente e praticamente in questo momento.

Grazie anche al Comune di Parma e Parma Infrastrutture per la prontezza con cui hanno risposto alla nostra chiamata in aiuto”.

Dalle forze dell’ordine non una parola. Certo, uno si aspetta indagini e non dichiarazioni sulla criminalità. Tuttavia se la risposta della società è la solidarietà verso le vittime, dalle istituzioni (in primis dallo Stato tramite il governo in carica, e quindi dall’organo periferico che è la prefettura), ci si aspetterebbe qualche mossa in più in termini di prevenzione e vigilanza sul territorio. E poi, certo, indagini e arresti ma sappiamo che sono più complicati. (dra.fra)

1 commento
  1. Mariacristina Testi
    Mariacristina Testi dice:

    Ma com’è che in una città tutto sommato piccola, non si riesce a mettere un freno alla delinquenza minore??
    Si è creato, grazie anche a certe forze politiche attraverso il media locale, una psicosi utile solo a creare paura, senza risolvere il problema. Volutamente? Mah

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