Parma – Udinese 0-2 E ti prende la nostalgia di Tomas Brolin
C’è il sole, lo stadio pieno, entusiasmo per la vittoria di Verona, domenica scorsa.
In settimana è passato da Parma Nevio Scala, il condottiero burbero e bonario che ci ha portato dalla B al trionfo di Wembley. Si è parlato tanto di quella squadra come una famiglia, di quegli anni entusiasmanti, quasi irreali, meravigliosi. Gli allenamenti in Cittadella tra bimbi e anziani che giocavano a briscola. Qualche giocatore che arrivava al campo in bici, il borsone appoggiato sulla canna, come un amatore qualsiasi. Giocatori che sono rimasti nel cuore di molti, se non tutti, i tifosi.
Tra i tanti, proprio nel giorno della partita, ricorre il compleanno di Tomas Brolin, l’elfo sorridente.
È arrivato a Parma per il debutto in serie A poco più che ragazzino, dopo i mondiali di Italia ’90 dove fece bene attirando l’attenzione di squadre di tutta Europa. Ma lui scelse Parma, all’epoca più famosa per i successi nella pallavolo o al massimo nel baseball, certo non nel calcio. Era facile incontrarlo a passeggio in centro, mangiare la pizza o il gelato, fare spesa al centro commerciale e aveva pure numero e indirizzo stampato sull’elenco telefonico come i nostri genitori.
All’apice della carriera, dopo i gloriosi mondiali americani del ’94 il mister, con una felice intuizione, lo spostò a centrocampo: tuttofare elegante ed efficiente, di rara intelligenza tattica. Il Parma marciava alla grande in quel campionato, in testa con tutte le big a inseguire. Poi il crack, in nazionale: caviglia rotta e lungo, lunghissimo stop, dal quale non si sarebbe veramente mai ripreso.
Ricordo però il suo rientro in campo. Il 23 aprile 1995. Il Parma strapazza l’Inter 3-0.
Quando l’allenatore fa alzare lo svedese tutto il Tardini si emoziona e scroscia un applauso fragoroso. Nessuno guarda più la partita, tutti guardiamo l’out sotto la tribuna e le corse del biondo svedese. I secondi che precedono l’ingresso in campo e i primi palloni toccati sono accompagnati da cori impetuosi, roboanti come in rare, rarissime altre volte mi è capitato di sentire.
Etomasbrolingoletomasbrolingoletomasbrolingoletomasbrolingol…
Ciascuno di noi voleva far sentire il proprio affetto e la vicinanza a questo giocatore speciale, tra i tanti giocatori speciali passati nella nostra città. E l’amore è vivo, forte e reciproco ancora oggi.
In campo, oggi più che mai, vale il motto “ti amo anche quando vinci”. Prestazione desolante, vuota, infarcita da mille errori tecnici, sviste tattiche, atteggiamento remissivo e passivo come di recente capita spesso dopo un paio di partite positive. Sarà un campionato lungo, di sofferenza e passione.
Ma questo è il succo dell’essere tifosi.
Parma- Udinese 0-2
Reti: 11’ Zaniolo (U); 63’ rig. Davis (U)
Sabato 29 novembre 2025, stadio “Ennio Tardini” di Parma; spettatori 17.232 (di cui 13.311 abbonati e 815 ospiti)
Giallo & Blu 🟡 🔵




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