Le note stonate del salvataggio dell’aeroporto
Il Tribunale fallimentare di Parma ha archiviato il procedimento di fallimento dell’aeroporto. Non conosciamo i dettagli e, come semplici cittadini, non li conosceremo mai. L’unica cosa che possiamo fare è rileggere la storia che gli organi di stampa ci hanno raccontato e farci delle domande. Sì, perché nella storia raccontata qualche nota stonata c’è.
Suona strano, infatti, che una società mentre è in fase di fallimento, continui a pagare regolarmente gli stipendi ai suoi dipendenti e invece appena viene salvata li metta tutti in cassa integrazione. Suona strano, che tutti coloro che prima erano giustamente preoccupati (e noi con loro) per le sorti dei lavoratori tanto da organizzare presidi, appelli e comunicati, ora invece stiano tutti zitti e apparentemente “felici” che i lavoratori non percepiscano più il loro stipendio e che sia lo stato a pagare la cassa integrazione.
Ma suona ancora più strano che dopo la notizia del salvataggio ci sia stata una levata di scudi della politica locale che ha iniziato ad inneggiare ai “Passeggeri, passeggeri” vantandosi di aver contrastato se non azzerato il rischio Cargo. La realtà dei fatti ci racconta una storia un po’ diversa: il Masterplan presentato qualche anno fa che prevedeva l’allungamento della pista e la trasformazione dell’aeroporto in cargo, masterplan che ha ottenuto l’ok della Commissione Via e l’ok in Conferenza dei servizi grazie al Sì del Consiglio Comunale di Parma, è ancora attivo e non è mai stato annullato o ritirato.
A quel Masterplan sono ancora associati 9 milioni di euro di fondi europei stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per allungare la pista, stanziamento già scaduto, ma che di anno in anno viene prorogato. Perché tutti coloro che hanno inneggiato ai Passeggeri nonostante abbiano con il loro voto contribuito a dare l’ok al Cargo, per coerenza e onestà intellettuale verso tutti noi cittadini, non chiedono e pretendono pubblicamente che il Masterplan venga annullato? Il ritiro del Masterplan metterebbe davvero la parola “FINE” all’annosa questione Cargo Si-Cargo No, fugherebbe ogni dubbio, metterebbe pace, tranquillizzerebbe i tantissimi cittadini preoccupati per le loro sorti, per le loro famiglie, per i loro figli e nipoti, per la loro città.
Perché il Signor Sindaco, non si fa paladino del ririto e annullamento del Masterplan e chiede alla Regione Emilia-Romagna di non prorogare più i 9 milioni stanziati per allungare la pista?
Associazione NoCargo Parma



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