L’assessore Borghi “firma” la riduzione della Picasso Food Forest

San Lazzaro sud-est. Dall’incrocio tra via Picasso con via Marconi si estende una striscia di verde nascosta da un folto fogliame, è il bosco urbano della Picasso Food Forest (PFF). È il primo esempio a Parma di foresta urbana con alberi da frutto, un caso studiato a livello nazionale e internazionale.

Ebbene: il tratto iniziale di 150 metri quadrati, dove è nata e cresciuta la PFF quattordici anni fa, sarà cancellato dalle ruspe per realizzare una rotatoria a servizio di un nuovo insediamento residenziale che sorgerà nell’altro lato di via Marconi, ora terreno di sterpaglie.

Per salvaguardare la PFF (che nel tempo si è ampliata e arricchita: per sapere cos’è qui il sito web) 1.392 cittadini hanno firmato una petizione, promossa dall’associazione Parma Sostenibile, che chiedeva di rivedere la pianificazione urbanistica suggerendo diverse opzioni alternative alla grande rotatoria: da mini rotonde a incrocio a raso regolato da semaforo a sensori e con la pedonalizzazione di un tratto di 145 metri di via Marconi.

La riduzione della PFF è stata simbolicamente “firmata” dall’assessore Gianluca Borghi, con deleghe alla Sostenibilità Ambientale, Energetica ed alla Mobilità che, giovedì 4 settembre, nel corso di una riunione aperta di due commissioni consiliari (urbanistica e ambiente), ha rigettato le richieste della petizione, rivendicando la maxi-rotatoria come soluzione ideale. E pazienza se si cementa un pezzo di area verde che ospita alberature e giardino delle farfalle.

«Abbiamo considerato con grande attenzione le proposte – afferma Borghi – ma abbiamo convenuto che la realizzazione della rotatoria sia la soluzione ideale e ineludibile. Le mini rotonde non sono compatibili con i mezzi del trasporto pubblico locale: lì continuerà a passare la linea 8. Aumenteranno gli abitanti nella zona, dagli attuali 850 potrebbero potenzialmente raggiungere i 1.500 considerando il subambito di cui stiamo parlando. Anche per favorire il trasporto pubblico locale in chiave Pums noi siamo certi della realizzazione di una rotonda: è la soluzione ecologicamente più positiva, meglio in grado di dare risposte che tutelino sicurezza, far diminuire velocità dei veicoli. La petizione propone attraversamenti a raso o semaforici (asserendo che comporti una diminuzione dell’inquinamento, ndr). Invece la rotatoria porta a una maggior riduzione delle emissioni. Avremo passi carrai che avranno loro fronte su via Marconi, cosa che quindi non rende possibile la pedonalizzazione».

Il perimetro della Picasso Food Forest (dal sito web)

«La rotatoria di 14 metri è tecnicamente impraticabile; abbiamo traslato più possibile verso sud quella progettata. Purtroppo – conclude l’assessore Borghi – è l’esito di un’urbanizzazione» del passato che porta al «sacrificio di una porzione della Picasso Food Forest, che vale il 5% di quell’area (in tutto misura 3.500 mq, ndr), non per sminuirlo ma per riportare a quella dimensione ciò di cui stiamo parlando». «Siamo sicuramente convinti – asserisce l’assessore – che quel che stiamo facendo andrà a ridurre e anche a pregiudicare parte di quella esperienza, ma nel doverlo fare abbiamo cercato di andare a una progettazione che interesserà anche gli investimenti dei privati attuatori che consentano di disegnare mobilità pubblica e privata dolce e meno inquinante possibile».

Sono tanti i dettagli che vengono discussi sulla pianificazione della viabilità su via Marconi, dal fatto che la rotatoria comporta una pista ciclabile doppia, agli ostacoli introdotti dal ministro ai trasporti Salvini per realizzare le zone 30. Non li riportiamo in questo articolo ma chi è interessato può rivedersi la commissione consiliare sul canale youtube del Comune di Parma.

La vicenda del fazzoletto di terra della Picasso Food Forest è paradigmatica di tanti aspetti che rendono difficoltosa la vita democratica. Ci sono i tempi lunghissimi dell’urbanistica, le attribuzioni delle responsabilità politiche delle decisioni, la partecipazione dei cittadini: ad esempio l’eccezionalità di discutere in aula consiliare una petizione firmata da oltre mille cittadini, cosa che, invece, nel buon senso dovrebbe essere la normalità… Poi certo, merito al presidente della commissione consiliare, Franco Torreggiani (PD) di dar parola a Margherita Caruso di Parma Sostenibile nel leggere le richieste della petizione. C’è il valore dell’ambiente (suolo e verde) messo a contrasto con la mobilità cosiddetta sostenibile. C’è il linguaggio degli assessori che parlano ai cittadini come fossero in un consesso di addetti tecnici e legulei, esprimendosi con i numeri delle leggi, quanto di più lontano dalla chiarezza e dall’empatia si possa figurare.

Accanto a Borghi, l’assessora all’urbanistica Chiara Vernizzi ha riassunto l’iter dell’area: «Il Pua (piano urbanistico attuativo) di via Marconi, vige in funzione di una convenzione attuativa del 29/12/2023 nelle more transitorie della legge 24/17 (la legge urbanistica regionale, ndr)» In pratica: «l’area è edificabile dal 2007 quando fu inserita nel Psc, nel 2008 nel Poc e nel 2009 fu sottoscritto accordo pubblico-privato ex art 18 legge 20/2000. A fronte della legge 24/17 l’Amministrazione Comunale ha verificato che fosse tutto in regola» e non essendoci elementi ostativi sul piano tecnico e legale ha rilasciato il permesso a costruire. Il progetto autorizzativo è in corso e prevede la realizzazione di diversi condomini residenziali per potenziali 500 abitanti.

Il consigliere Marco Boschini (Parma Coraggiosa) ha subito puntualizzato: «Vorrei ricordare chi c’era nel 2007 a sindaco della città: Ubaldi e Vignali. Questo progetto è figlio di quel periodo storico, di quella concezione urbanistica del territorio. Da ormai 20 anni mi batto contro il consumo di suolo e contro operazioni che hanno poco a che fare nell’intercettare i reali bisogni della cittadinanza. Per fortuna ora c’è un cambio di rotta normativo in questa regione. Lo dico non per scaricare su altri, ma giusto ricordare come sono andate le cose».

Il consigliere Stefano Cantoni (PD) chiede alla giunta di riconsiderare le ipotesi alternative alla rotonda presentate dalla petizione mentre la consigliera Laura Cavandoli (Lega) si esprime a favore della pedonalizzazione del tratto di via Marconi.

Su questi temi, come al solito, è il consigliere Enrico Ottolini (Europa Verde) a cogliere le pecche. A cominciare dal fatto che pur spostando la rotatoria, si salvaguardano 7 stalli di parcheggio nel lato opposto anziché una ulteriore porzione di PFF, e chiedendo lumi su uno studio che prevede mille passaggi di auto all’ora nella rotatoria, ossia 17 auto al minuto, in una zona che pur con il nuovo quartiere rimarrà residenziale e periferica. Il dirigente dell’assessorato alla mobilità, Andrea Mancini, balbetta una conferma su questo studio che non si capisce da dove provenga, sostenendo che comunque anche con la metà di auto la rotatoria comporta minori emissioni inquinanti dalle auto rispetto ad un incrocio semaforico.

Incrocio via Picasso-via Marconi. Sullo sfondo a destra i posteggi che rimarranno inalterati.

Infine Ottolini sottolinea come l’Amministrazione Comunale non abbia ritenuto di fare alcuna relazione agronomica sulla PFF , su quanto si perderebbe (l’assessora Vernizzi spiega che la mappatura del verde è stata appena fatta sull’area del Pua Marconi) e dunque l’elenco lo snocciola il consigliere di Europa Verde: «Quattro ciliegi, un nespolo, tre noci, due mirabolani, un melo … e il giardino delle farfalle che verrebbe eliminato».

A tentare di ricucire interviene il presidente del consiglio Michele Alinovi (Effetto Parma): «Il percorso della petizione ha portato degli esiti, rispetto all’impostazione iniziale alcune riflessioni interdisciplinari hanno portato a miglioramento: la riduzione del diametro della rotatoria c’è». Peccato che questo risultato non sia quantificato in alcun modo, cioè quanta porzione di PFF venga preservata rispetto al progetto originario.

«La PFF è nata dal basso e sostenuta da me come precedente amministrazione. – spiega Alinovi – Nel Piano del Verde del Comune la food forest è uno degli elementi. La nuova lottizzazione avrà una area verde perpendicolare a lato via Marconi. Ci sarà un attraversamento pedonale. Si può immaginare, magari con uno sforzo economico dell’Amministrazione che i 150 mq vengano recuperati» affidando alla PFF quella striscia di terra «serpente ecologico, serpente come linea sinuosa, s’intende» da non renderla una classica area verde attrezzata, ma già destinarla dall’inizio come predisposizione atta ad ospitare una food forest «per i 500 abitanti nuovi che arriveranno e vedranno una comunità come funziona attorno a questa modalità di fruizione».

Ignari di tutto, la mattina del 5 settembre, un gruppetto di bambini con i loro insegnanti ed educatori perlustra la PFF alla ricerca di frutti e piante “strane” per apprendere sul campo la biodiversità.

Francesco Dradi

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