Aeroporto: stallo continuo. Nuovo incontro martedì 26
Un nuovo round tra i soci Sogeap è stato fissato per martedì prossimo, 26 agosto. Questo l’esito dell’assemblea di ieri, iniziata nel tardo pomeriggio e durata un’oretta.
Non ci sono comunicazioni ufficiali sull’esito della riunione. Da quanto trapela tuttavia si arguisce che l’incontro tra Centerline e ParmaAeroporto-Upi, che avrebbe dovuto essere decisivo, è terminato in un “nulla di fatto”. A quanto pare i canadesi hanno ancora preso tempo, procrastinando nuovamente la decisione di infondere risorse economiche e non presentando la loro declinazione del cosiddetto “Piano Enac”.
Il futuro dell’aeroporto rimane appeso a un filo, si rimarca solo la volontà formale di Centerline di proseguire nelle interlocuzioni. C’è peraltro un atto concreto: la nomina di un nuovo consigliere d’amministrazione, in sostituzione del dimesso Claudio Boccardo. Il nuovo consigliere in quota Centerline è Michele Bufo, operational services manager dell’aeroporto di Trapani. Non risulta che Unione Parmense Industriali abbia nominato i due consiglieri di sua spettanza, rimasti vacanti dopo le dimissioni di Dalla Rosa Prati e Ferrari il 20 giugno scorso.
A questo punto comincia a stringere il tempo per l’operatività del “Verdi” nel mese di settembre. Nessuna comunicazione in tal senso è giunta ai lavoratori dello scalo, se non appunto l’impegno verbale di Centerline a dare continuità. Però la liquidità in cassa è garantita solo a fine agosto. Martedì sarà il giorno decisivo?
È quello che tutti si augurano, in un modo o nell’altro. Ma le sensazioni raccolte dal cronista di Parma Parallela, consultando varie fonti, sono che serva almeno un altro mese di colloqui tra Centerline e potenziali nuovi partner.
Le istituzioni seguono passo, passo la vicenda e si comincia a vociferare di una possibile soluzione ponte, gestita direttamente da Enac, almeno per settembre.
Proprio Enac starebbe svolgendo un ruolo attivo da “advisor” – e dunque non neutrale – e avrebbe già raccolto l’interesse di operatori del settore pronti ad affiancare gli attuali soci Sogeap.
Ogni buona intenzione tuttavia si ferma nell’attendere la mossa economica di Centerline, che non arriva. Si ricade sempre nel punto di crisi conclamata ormai due mesi fa, ossia la mancata ricapitalizzazione di Sogeap (8 milioni, approvati nell’assemblea del 30 giugno) a carico soprattutto di Centerline, azionista di maggioranza con il 79,5% delle quote.
I canadesi hanno chiesto a ParmaAeroporto-Upi (20%) di risalire nelle quote, ricevendo picche. Da qui i rapporti tesissimi tra i due soci e la situazione di stallo che prosegue.
Tutti gli attori in gioco vorrebbero evitare la liquidazione. Sia i soci privati, sia le istituzioni (Enac, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma). Enac in particolare vorrebbe scongiurarla pur avendo già chiarito che, casomai venisse messa in liquidazione Sogeap, la gestione dell’aeroporto “Verdi” sarà riassegnata con un bando di gara, poiché lo scalo parmigiano è ritenuto essenziale nello scenario degli aeroporti italiani.
(dra.fra)
ESSENZIALE?
ma per cosa è per chi, visto che sono più di 20 anni che perde soldi, che i vettori abbandonano, che i passeggeri,(anche locali), lo snobbano.
Se in 20 anni è risultato ininfluente e quindi inutile, perché ESSENZIALE?
Il piano nazionale degli aeroporti vede la conferma di tutti gli scali.
Chiaramente se la gestione è in passivo, le domande sorgono spontanee.
La domanda è: da dove arrivano i soldi di Centerline?
Perché più di un dubbio è legittimo su una operazione che rispecchia in molti punti la cessione del Parma di Ghirardi a Taci e poi Manenti…