Apollo chiama Parma: nuovo inizio per l’aeroporto
Ritirata l’istanza di fallimento in tribunale
Gli imprenditori locali investono 9 milioni per salvare Sogeap
Il cavaliere bianco è Apollo. Come novelli astronauti per un’impresa ardimentosa, hanno scelto il nome delle missioni spaziali della Nasa, parte del Programma Apollo allo scopo di portare l’uomo sulla Luna e farlo ritornare in sicurezza sulla Terra.
Apollo è il nome che gli imprenditori parmigiani si sono dati per la società che ha rilevato la maggioranza di Sogeap (75%) con l’arduo compito di rilanciare l’aeroporto “Giuseppe Verdi” o, meglio, approntare quel decollo che non c’è mai stato negli oltre trent’anni di vita dello scalo, di cui gli ultimi venti gestito dai privati. Anni di pochi voli e passeggeri con costanti “rossi” di bilancio fino ad arrivare allo sprofondo di quest’anno: 8 milioni di “buco” e istanza di fallimento.
Quando tutto sembrava irrimediabile, come nelle fiabe, è entrato in scena il “cavaliere bianco”, Apollo appunto, che ha messo sul piatto 9 milioni di euro ed ha sollevato dalle responsabilità i canadesi di Centerline. Canadesi entrati in pompa magna solo un anno e mezzo fa e però, alla stregua dei fatti, rivelatisi incapaci di dar seguito al loro piano di rilancio del “Verdi” che avrebbe dovuto portare lo scalo parmigiano al break-even in due-tre anni con 700mila passeggeri. Centerline che rimane socio con il 25% ma che, probabilmente, uscirà di scena nei prossimi mesi.
Ma cos’è un cavaliere bianco? In economia e finanza si intende quella figura che interviene per salvare un’azienda in cattive acque, agendo con finalità in apparenza disinteressate, per una buona causa, senza chiedere nulla in cambio.
Investire 9 milioni, di cui 8 per coprire debiti fatti da altri e 1 per l’operatività dei prossimi mesi, sembra proprio un’operazione dettata da scopi che trascendono il “normale” rischio di impresa e l’oculata amministrazione. Va infatti ricordato che nell’ultima decade la media delle perdite d’esercizio di Sogeap è stata di 3,5 milioni all’anno.
Chi sono gli imprenditori parmigiani
Chi sono gli imprenditori nella cordata Apollo? Sono una dozzina e per ora non intendono apparire; tuttavia abbiamo appreso da fonti fidate che ognuno di loro ha versato una quota di 1 milione di euro, o di mezzo milione, a seconda delle disponibilità. Ci sono i fratelli Luca e Paolo Barilla, Roberto Bertazzoni (Smeg), Alberto Figna, Andrea Ghidini (Overmach), Giovanni Banchini (CGR). Quest’ultimo, in virtù della sua attività e delle competenze specifiche nell’aviazione civile, sarebbe designato a ricoprire la carica di presidente di Sogeap. Mentre è stato confermato in carica l’attuale amministratore delegato, Michele Bufo, nominato da Centerline lo scorso 11 ottobre.
La riscossa dell’UPI
In un primo momento sembrava che l’Unione Parmense degli Industriali, che aveva gestito la vendita di Sogeap a Centerline nel maggio 2024, venisse messa in disparte da questa operazione di salvataggio, che non vede comparire altri nomi di peso dell’imprenditoria parmigiana e parmense. Tuttavia la difformità di vedute sul futuro dell’aeroporto, tra i big dell’industria, alla fine non ha dato esito ad un aut aut ma a posizioni più morbide e dunque l’UPI tornerebbe direttamente in scena come azionista di Apollo, con una quota anche più consistente degli altri soci.
E non a caso oggi in tribunale, a rappresentare la cordata parmigiana neo-azionista di maggioranza Sogeap, c’era l’immarcescibile Cesare Azzali, direttore dell’UPI da venticinque anni. Sembrava sull’orlo del defenestramento dopo il tracollo estivo dell’aeroporto e, invece, rieccolo dominus. «Non rilascio dichiarazioni» ha detto sornione alla richiesta del cronista.
(Nella foto di apertura: da sinistra Cesare Azzali (UPI) con Michele Bufo (Sogeap); alle loro spalle gli avvocati Cristian Fischetti e Gianluca Paglia, uscendo dall’ufficio del giudice fallimentare).
L’udienza
Cinque minuti è durata l’udienza dal giudice fallimentare Enrico Vernizzi. D’altronde c’era poco da discutere. Il legale del collegio dei revisori, avvocato Gianluca Paglia, ha depositato l’atto di desistenza della liquidazione giudiziale. «Abbiamo preso atto dell’assemblea straordinaria che ha disposto l’aumento di capitale, – ha spiegato l’avvocato Paglia – e dunque è cessata quella crisi finanziaria che aveva dato corso all’istanza di messa in liquidazione; non sussiste più il problema dell’insolvenza».
La conferma è arrivata dall’avvocato Cristian Fischetti, legale di Sogeap, decisamente raggiante, rispetto alla tensione dell’udienza di due mesi fa: «Non esistono più elementi per la dichiarazione liquidazione giudiziale, la società non è più insolvente e non ci sono altre istanze. Attendiamo la camera di consiglio nei prossimi giorni… avremo ottimi risultati». La sentenza di chiusura per estinzione del procedimento di liquidazione giudiziale dovrebbe arrivare a metà della prossima settimana.
Le nuove rotte internazionali
Si prosegue dunque con Bufo nel ruolo di Ceo di Sogeap. In questo mese e mezzo ha riallacciato molti rapporti e relazioni, tra le quali la più importante è con Ryanair , il vettore low cost che domina sui cieli italiani. Il rilancio del “Verdi” può avvenire solo con nuove rotte internazionali , questa è la convinzione comune tra gli investitori. Le indiscrezioni parlano di una trattativa con Ryanair per collegare Parma con 6 capitali europee e di un totale di 10 destinazioni (compreso il ripristino delle tratte con Sardegna e Sicilia) gestite dalla compagnia irlandese. Le novità si vedranno in primavera.
Riavviare l’operatività, tra handling e cig
Altro compito del Ceo sarà quello di riottenere rapidamente la certificazione per l’handling, scaduta il 30 ottobre che ha portato alla sospensione dell’unico volo di linea rimasto, il Parma-Chisinau della FlyOne. Handling è il termine che riassume i servizi a terra, bigliettazione, trasporti interni, carico scarico bagagli e merci. Nel frattempo, in considerazione dei tempi tecnici per l’attivazione dei nuovi voli, potrebbe essere valutata l’ipotesi di ricorrere alla cassa integrazione straordinaria a rotazione per il personale.
E il contributo della Regione Emilia-Romagna?
Venerdì scorso, nell’illustrare le linee di bilancio, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, ha annunciato un sostegno di 6 milioni di euro complessivi in tre anni per i tre aeroporti minori (Parma, Forlì e Rimini) tramite la “neutralizzazione” della tassa d’imbarco. Approfondiremo l’argomento in un prossimo articolo.
Nei commenti le dichiarazioni dei politici e della società civile, man mano che arrivano.
Francesco Dradi




Errata corrige: uno degli imprenditori riuniti in Apollo è Vittorio Bertazzoni, figlio di Roberto storico patron Smeg scomparso nella scorsa primavera.
Accanimento terapeutico
Intervento di Andrea Massari, consigliere regionale Pd: “Aeroporto di Parma: segnali concreti di fiducia e sviluppo”.
La notizia, attesa, della riorganizzazione economica e societaria dell’Aeroporto di Parma è positiva e significativa. Conferma che la
collaborazione operativa tra Comune e Regione ha creato le condizioni di affidabilità che i soci privati parmensi hanno subito
raccolto, decidendo di continuare a investire sullo scalo. Non è un fatto scontato: in un contesto nazionale dove molti aeroporti minori
soffrono, il sistema Parma dimostra di avere prospettive e credibilità e di volere investire nel futuro delle connessioni.
Va sottolineato un elemento storico: la Regione Emilia-Romagna, nell’approvazione del progetto di bilancio, ha prefigurato le
condizioni per un sostegno economico agli scali minori come il nostro. Non solo parole, ma un impegno concreto che rafforza la
strategia di mobilità integrata e di sviluppo territoriale. Questo significa che Parma non è isolata, ma inserita in una visione
regionale che punta a valorizzare le connessioni, il turismo e il tessuto produttivo.
La riorganizzazione societaria è quindi più di un’operazione tecnica: è il segnale che il territorio crede nel futuro dello scalo e che le
istituzioni hanno saputo creare un quadro di certezze. Comune e Regione non si limitano a difendere l’esistente, ma lavorano per
dare prospettive, attrarre investimenti e garantire servizi. C’è chi parla e chi fa. Queste l’ennesima dimostrazione.
Molto positivo l’incontro regionale della più famosa e importante compagnia di voli low cost Ryanair. Si stanno creando tutte le condizioni per un 2026 di vera ripartenza in tutti i sensi. Si respira finalmente, dopo mesi difficilissimi, un'aria di
ottimismo e positività.
Parma già dall’inizio 2026 potrà avere diverse connessioni europee e potrà quindi tornare a pianificare attività di incoming turistico oltre che servire imprese, professionisti, cittadini.
Mesi complessi e tesi per il personale del Verdi, mesi densi di preoccupazioni sul futuro, incertezza sulla operatività ma il lavoro in
silenzio e operoso di Comune di Parma e Regione insieme al mondo produttivo ha ricreato le giuste condizioni per ripartire.
C’è ancora tantissimo lavoro da fare ma oggi è davvero una bella giornata.
Si torna a volare.
Il segretario cittadino del Pd, nonché assessore ai lavori pubblici del comune di Parma, Francesco De Vanna interviene sul salvataggio dell’aeroporto.
“Parma ha fatto squadra e ha salvato il suo aeroporto: ora serve un piano di sviluppo concreto e verificabile, solido e sostenibile, con voli verso destinazioni italiane ed oltre, che connettano la nostra città con la rete delle grandi città europee.
“Grazie agli imprenditori che hanno accettato questa sfida, alle istituzioni del territorio che hanno accompagnato questo percorso, e alla Regione in particolare per aver sostenuto una strategia di gestione degli scali che non pregiudichi quelli minori. Quando si lavora come “sistema” siamo più credibili e più forti.
Spero che questo stesso “spirito” animi il territorio nella difesa dei collegamenti con i treni ad Alta Velocità, a cui Parma non solo non può assolutamente rinunciare, ma ne avrà sempre più bisogno. Tutti i rappresentanti del territorio facciano la loro parte, ma il Governo batta un colpo: chiediamo al Ministro Salvini di convocare immediatamente un tavolo con tutti gli enti coinvolti, Trenitalia, prima di tutti.
Raggiungere Parma deve essere più semplice e più economico: università, EFSA, Collegio Europeo, imprese devono poter contare sull’accessibilità della città e sui collegamenti con le principali direttrici internazionali”.
CIviltà Parmigiana: “Un nuovo decollo per il Verdi: fiducia nella cordata locale e attesa per il
piano di rilancio”.
Da convinti sostenitori delle potenzialità dell’aeroporto passeggeri di Parma, accogliamo con
iniziale ottimismo e soddisfazione il salvataggio di Sogeap da parte di una cordata locale.
Forte della consolidata abilità imprenditoriale dei suoi promotori, confidiamo che questo
rappresenti solo un primo passo, necessario e propedeutico a un successivo business plan di
rilancio e sviluppo del “Verdi”, credibile e sostenibile. Un piano che darebbe senso all’intera
operazione e offrirebbe nuove opportunità al nostro territorio e alla nostra comunità.
Ci auguriamo inoltre che la nuova governance di Sogeap, grazie alla propria autonomia gestionale
e capacità manageriale, possa contare sull’affiancamento di tutte le istituzioni locali e nazionali. In
particolare, auspichiamo il sostegno della Regione Emilia-Romagna, affinché sotto l’albero di
Natale dello scalo cittadino si possa finalmente trovare quel piano di riorganizzazione aeroportuale
regionale più volte promesso in campagna elettorale.