Le pale eoliche della Duferco sull’Appenino in Valtaro. Contrarietà di sindaci e popolazione

Preoccupazione è dir poco. C’era tensione e scontento nelle oltre 300 persone che hanno affollato la sala dell’Unione dei Comuni Taro-Ceno a Borgotaro mercoledì sera, con gente in piedi e anche nelle scale di accesso. Inoltre tanti collegati via video alla diretta della presentazione del progetto di parco eolico sui crinali tra la Valtaro e la Valceno.

Assemblea convocata dal Comune di Borgo Val di Taro, a ridosso del deposito del progetto “Parma A” che prevede 22 pale eoliche alte circa 200 metri, mentre un secondo progetto “Parma B” non è ancora stato depositato ma ne contempla altre 25, a corona del primo. In totale 47 pale eoliche nell’arco di 20 chilometri.

Il progetto è stato presentato dall’azienda Duferco Energia ed è stato depositato al Ministero dell’Ambiente per la Valutazione di Impatto Ambientale. Ci sono 30 giorni per presentare le osservazioni.

L’incontro è stato introdotto dal sindaco Marco Moglia che a portavoce di altri primi cittadini (erano presenti i sindaci di Valmozzola, Bardi, Bedonia e Compiano) si è dichiarato contrario a questa impostazione e progetto. Con il supporto della Provincia di Parma vi è l’intenzione di allestire una task force di consulenti per presentare osservazioni tecniche di contrasto alla proposta nei termini di legge. Era presente anche il consigliere regionale Matteo Daffadà, che ha assicurato l’intervento della Regione Emilia-Romagna. Come detto i tempi sono stretti, ma seguono le normative introdotte negli anni dai governi di centrodestra per accelerare l’approvazione delle infrastrutture, con buona pace della partecipazione dei cittadini. Il progetto prevede un investimento di 220 milioni di euro e la documentazione prodotta consta in oltre 600 pagine fitte di annotazione tecniche.

All’incontro non era presente la ditta, peraltro non invitata e nemmeno i parlamentari e consiglieri regionali del centrodestra, anche loro non risulta fossero invitati.

Buona parte dei presenti erano i proprietari dei terreni inseriti negli elenchi degli espropri. Si tratta di terreni a bosco o a pascolo. Tra queste anche porzioni di territorio inserite nel bio distretto Alte Valli, altre dove vi è produzione e raccolta di funghi porcini IGP e di tartufaie.

In molti punti non vi è adeguata viabilità, o anche una totale mancanza di strade, per il trasporto delle pale eoliche. Per la loro installazione sembra che sia previsto un disboscamento di 17 ettari di bosco. Inoltre, l’installazione degli aerogeneratori andrebbe a ricadere su terreni, quelli appenninici, fragili dal punto di vista idrogeologico.

La preoccupazione nella popolazione montanara è forte e la contrarietà all’impianto pure.

Chi è il proponente. Il fatturato consolidato del gruppo Duferco nel 2024 è stato di circa 18,4 miliardi. Per la singola società Duferco Energia S.p.A., il fatturato è stato di € 3,5 miliardi. Proprietario della Duferco è Antonio Gozzi, tra le altre cose membro del consiglio generale di Confindustria e presidente dell’Entella Chiavari (squadra di calcio di serie B).

Redazione

4 commenti
    • redazione
      redazione dice:

      Lasciamo il commento pur non condividendolo nei termini. Il progetto è stato presentato nel rispetto della normativa vigente, e viene sottoposto a Valutazione d’Impatto Ambientale. Dunque nessuno sciacallaggio in questo caso. I cittadini, e gli enti locali, possono opporsi e presentare osservazioni e si vedrà l’esito della VIA e gli eventuali passaggi successivi. Cogliamo l’occasione per invitare a moderare il linguaggio.

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  1. Mariacristina Testi
    Mariacristina Testi dice:

    Come al solito (vedi Case Rosi, progetto per costruire un mega deposito di logistica) i progetti vengono calati dall’alto, senza alcuna considerazione per l’impatto ambientale e sociale! Vergogna

    Rispondi

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